“Priesciu”… la storia “dietro” al vino
“Priesciu nuesciu”: sapete che cosa significa in salentino? La “nostra gioia”. Proprio così.
Il nome di questo vino è legato ad una delle gioie più importanti che un uomo possa provare: diventare padre.
Ed è così che Giovanni Malacari dedica la storia di “Priesciu” al suo primogenito, Francesco.
Una splendida allegoria: Priesciu, il primo tralcio della vite… Francesco, il primo tralcio della vita di Giovanni come genitore. Quando la vite porta frutto, il cuore si riempie di gioia. Di “priesciu”, appunto.
Nasce dall’incontro tra le uve di Negroamaro con quelle di Malvasia Nero, che lo rendono un vino piacevole e fresco. Al naso si nota subito un profumo fruttato, delicato, intenso e persistente con note di frutta rossa, di fragola e lampone.
Al palato è fresco, sapido ed equilibrato.
Ottimo per un aperitivo estivo ma si abbina anche ai primi piatti leggeri, torte salate, focacce con verdura, con i piatti della tradizione locale e mediterranea.
Temperatura di servizio: 8° – 10° gradi.
Noi abbiamo deciso di degustarlo al Lago di Tovel, perla della Val di Non, dopo una lunga passeggiata intorno al lago per ammirare i meravigliosi colori autunnali.
By Clivus14
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